SEZIONE ESTERNA:

in questo link troverete un archivio molto nutrito di tutte le iniziative prodotte sia dai consiglieri comunali del PD (opposizione e maggioranza) e sia le iniziative messe in campo dai segretari di circolo del nostro partito. In particolare si possono visionare:

atti consiliari, richieste di consiglio comunale, interrogazioni, interpellanze, interventi in cons. comunale, emendamenti e osservazioni al bilancio di previsione, osservazioni al rendiconto e ai debiti fuori bilancio, accesso protocollo e password per accedere al sistema informatico, atti di diffida e messa in mora dell'amministrazione inadempiente, esposti procura, esposti sezione regionale corte dei conti, esposti procura corte dei conti, segnalazioni al Prefetto... e tanto altro ancora

giovedì 23 dicembre 2010

Solidarietà alla Campania e legittime preoccupazioni del nostro territorio


La manifestazione anti-discarica, che si è svolta a Lizzano domenica 12 dicembre, ha dimostrato ancora una volta che il problema derivante dalla convivenza tra cittadini e impianti di sversamento, non accenna ad avere una soluzione definitiva. Se i più integralisti ritengono che la discarica debba essere chiusa senza se e senza ma, i possibilisti chiedono invece che gli organi di controllo vigilino sull’effettivo rispetto da parte dei gestori, della normativa posta a tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Entrambe le posizioni sono compatibili con l’idea di fondo che lo Stato a tutti i livelli, dalla Regione al Comune, non gode più di quella autorevolezza che dovrebbe fugare ogni dubbio sulla bontà degli atti adottati dai propri organi. Strumenti quali le Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) si dimostrano, in molti casi, degli iter burocratici che bisogna rispettare solo perché facenti parte del procedimento autorizzativo delle discariche e non per stabilire le condizioni che garantiscono la conformità degli impianti ai requisiti previsti dalle norme in materia. Le prescrizioni riservate ai gestori di queste discariche, d’altra parte, rimangono fumose e intangibili perché non si è a conoscenza di chi realmente andrà a controllare la loro applicazione e chi eventualmente dovrà erogare le sanzioni per il loro mancato rispetto. L’inevitabile risultato di questo atteggiamento è che le Istituzioni continuano a riscuotere poca fiducia. La diffidenza verso i provvedimenti adottati dagli Enti Locali e la paura che la salute sia in pericolo, sfocia nella manifestazione del pubblico dissenso da parte dei cittadini inermi. E’ comprensibile quindi che anche la solidarietà rivolta alla popolazione campana, intesa come atteggiamento di benevolenza e comprensione, di sforzo attivo e gratuito (atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di un aiuto), venga messa in discussione se chiesta nel contesto di un diffuso sentimento di inaffidabilità che si nutre nei con fronti di soggetti che a giorni alterni sentono l’esigenza di riaffermare un’idea di Stato forte, autorevole e solidale. L’emergenza dei rifiuti campani che già in questi giorni sta interessando la Puglia è da contestualizzare in una situazione in cui i cittadini, nell’esprimere il proprio disagio nel vivere vicino ad una delle discariche più grandi d’Europa, si sentono da troppo tempo soli e poco ascoltati. Il rimpallare tra Regione e Provincia la competenza a decidere sulle autorizzazioni , l’affievolimento del ruolo dei comitati per l’ambiente in seno alle conferenze dei servizi, le inascoltate osservazioni riguardanti la messa a norma degli impianti, riducono fortemente la nostra naturale predisposizione ad essere solidali. Il messaggio che la manifestazione di Lizzano ha voluto trasmettere ai principali responsabili dello scempio ambientale che vive il nostro territorio è stato semplice e deciso: “chiediamo che venga riconosciuto alla cittadinanza, interessata dal problema delle discariche, il diritto alla salute previsto dal testo costituzionale”. La salute definita dall’art 32 della Costituzione, come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, è l’elemento che questo Stato e le sue articolazioni dovrebbero tutelare attraverso il mantenimento di un ambiente salubre e attraverso l’eliminazione di possibili fattori inquinanti scientificamente correlati con l’insorgenza di particolari patologie. Molti giornali e tv locali hanno voluto ridimensionare questo importante messaggio, interpretando il dissenso come l’indisponibilità ad offrire solidarietà alla regione Campania e non come legittimo timore che, anche questi rifiuti, potrebbero causare un aggravio alla situazione ambientale. Dipende anche dalla sicurezza e dalla conformità dei rifiuti che arriveranno in discarica il contenimento degli effetti negativi prodotti sul territorio. La classe politica si riappropri delle sue più importanti prerogative ed assuma degli impegni concreti per ristabilire il livello di vivibilità che Lizzano e i comuni limitrofi, si meritano.
(Pietro Chetta)
                                              
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